L’ipnosi e l’autoipnosi

COSA SONO L’IPNOSI E L’AUTOIPNOSI?


L’ipnosi è uno stato della coscienza. Nell’ottenimento dello stato ipnotico non vi è l’influenza dell’ipnotista sulla persona ipnotizzata. L’ipnotista, attraverso alcune tecniche speciali, aiuta la persona ad ottenere lo stato dell’ipnosi. Senza il consenso della persona che vuole essere ipnotizzata (cliente) non può essere effettuato nessun tipo d’ipnosi; per questo, la paura che si possa essere ipnotizzati contro la volontà del soggetto, è vana. È importante rendersi conto che anche nello stato profondo dell’ipnosi, che definiremo sonnambulismo, non si “perde” mai la coscienza e si è consapevoli di tutto quello che sta accadendo attorno, in quel momento. Nello stato dell’ipnosi i sensi e la percezione degli stimoli ambientali diventano particolarmente acuti, amplificati. È per questi motivi che l’ipnosi diventa particolarmente valida e adatta per lo studio (performance scolastiche, conferenze, esami etc.) Qualunque sia la profondità dell’ipnosi, è il soggetto ipnotizzato ad avere il controllo totale e non l’ipnotista. Infatti, è possibile rifiutare ogni suggestione non gradita e, addirittura, interrompere il processo. Tecnicamente parlando, possiamo definire lo stato dell’ipnosi un superamento del “fattore critico” e un contatto diretto con l’inconscio. Il fattore critico è il proprio conscio abituale il quale è molto analitico e logico; per questo per ogni cosa cerca una spiegazione (ad esempio: Cosa intendeva con questo? È possibile tutto questo? Perché fa ciò?) Quando noi, con l’aiuto dell’ipnosi, addormentiamo leggermente (non togliamo) il fattore critico, possono emergere anche le suggestioni banali, le quali nello stato normale – cosciente, non affiorerebbero mai e non avrebbero alcuna influenza. Così che, se l'ipnotista dovesse dirvi che la vostra mano destra (o qualunque altra parte del corpo) è totalmente insensibile al dolore, potrebbe farvi qualunque intervento e voi non sentireste alcun dolore. Questo può rilevarsi utile, per esempio, per una visita indolore dal dentista, oppure per un parto indolore etc. Però, quando esiste un dolore, è necessario essere cauti e non utilizzare l’ipnosi per liberarsene. Se un dente duole è consigliabile andare dal dentista. Per l’ipnosi che agisce sui dolori, si richiede prima una visita dal medico.

L’autoipnosi è uno stato auto-provocato con una password (parola d’ordine, parola chiave) prestabilita, la quale può essere verbale o un’immagine. Il modo più facile per raggiungere lo stato dell’autoipnosi è farlo la prima volta con l’aiuto dell’ipnotista in modo che nello stato profondo dell’ipnosi venga introdotta la password che verrà successivamente usata per l’autoipnosi. Come abbiamo già detto, non stiamo parlando di una forma d’ipnosi superficiale, ma di ipnosi profonda (ipnosi con stato di sonnambulismo). Per questo non è possibile raggiungere questo stato autonomamente. Occorre una guida che vi aiuti nelle fasi iniziali. Il vantaggio dell’autoipnosi sta nel condurre la maggior parte della terapia da soli e il resto con l’aiuto dell'ipnotista. Il vantaggio maggiore è nel numero di repliche delle suggestioni positive che si possono scegliere autonomamente. È indispensabile rendersi conto che la suggestione indotta per la prima volta è relativamente debole. La seconda rinforza la prima, la terza rinforza la prima e la seconda. La novantanovesima rinforza ancora una volta la prima, poi la seconda e così via (stiamo parlando della legge elementare dell’ipnosi – il compounding)
L’ipnosi, ma sopratutto l’ipnosi terapeutica è un fattore piuttosto complesso ed è impossibile descrivere tutti gli aspetti del suo funzionamento. Per questo motivo, prima dell’induzione dell’ipnosi, si dedica ad ogni cliente circa un’ora di colloquio con le risposte alle domande che più interessano al singolo soggetto. In questo modo elaboriamo la maggior parte di tutto quello che si deve sapere sull’ipnosi e sull’autoipnosi.

 

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